Questa
iniziativa nasce dalla voglia di condividere con altre persone qualcosa che per
noi è stato decisivo e di ispirazione nella
nostra vita. Ci ispiriamo al Messaggio di Silo e ai suoi insegnamenti. Silo è lo
pseudonimo di Mario Rodríguez Cobos che è vissuto in Argentina, ha scritto e
proposto molte cose tra cui studi e insegnamenti
che sfociano in un percorso interiore,
uno stile di vita e un insieme di pratiche.
In
questo contesto l’essere umano è considerato come massimo valore; al di sopra
del denaro, dello Stato, della religione, dei modelli e dei sistemi sociali. Si
dà impulso alla libertà di pensiero e viene incoraggiata la differenza di punti di vista. Si valorizza la diversità di costumi e di culture.
Ci si oppone ad ogni forma di discriminazione e ad ogni forma di
violenza; non solo nella sua manifestazione fisica, ma anche economica,
razziale, religiosa, sessuale, psicologica e
morale.
Transitiamo
in un momento storico di grande cambiamento e di crisi che coinvolge sia gli
individui che la società. Eppure, a differenza di altre epoche sfarzose e piene di frasi vuote, oggi si comincia a valorizzare il lavoro umile e sentito senza
voler esaltare la propria figura o il proprio Io. Al contrario si cerca
genuinamente di cambiare sé stessi e di facilitare il cambiamento di chi ci
circonda. Si sta iniziando a comprendere che l’individualismo schizofrenico non
ha via d’uscita, si sta riscoprendo il gusto
di ricucire il tessuto sociale
avvicinandosi alle persone
concrete (e non ad una massa anonima) comunicando apertamente le proprie idee e la propria sensibilità senza il timore
di non essere capiti.
La proposta
è quella di cercare di dare coerenza
alla propria vita. Coerenza in noi stessi,
provando a far coincidere i
nostri pensieri con i nostri sentimenti e le nostre azioni, affinché tutto in
noi vada nella stessa direzione. Coerenza con gli altri, trattandoli come
vorremmo essere trattati. Si reclama il diritto a porci domande fondamentali
sulla nostra esistenza, il nostro destino, il senso della vita, l’amore, l’amicizia e tutto ciò che ha a che vedere con la poesia e la grandezza dell’esistenza umana. Questo tipo di spiritualità non spinge a voler essere
più efficienti in un mondo disumanizzante o ad adattarsi a dei valori decadenti
per avere successo nella vita; al contrario incoraggia a trovare la forza di
infrangere le proprie illusioni, di mettere in discussione ciò che opprime lo
spirito umano e che appare come immutabile e stabilito. Pretende di dare
entusiasmo, allegria, ispirazione e immaginazione; imparare senza limiti ed
amare la realtà che si costruisce.
L’insegnamento
di Silo si esprime in molti modi e in diversi livelli di profondità ed è
diretto soprattutto a coloro portano “il fallimento nel cuore” inteso come non
adeguamento alle ambizioni provvisorie della vita e come stato di insoddisfazione
che spinge verso ricerche definitive. Distingue tra dolore fisico e sofferenza mentale.
Il dolore fisico si supera con il progresso della scienza e della giustizia
sociale. La sofferenza si supera man mano che la vita acquista un senso pieno.
Per
quanto riguarda i nostri incontri, la cosa più semplice e diretta che siamo in
grado di proporre sono delle Esperienze Condivise che Silo chiama “Cerimonie”. Queste cerimonie riassumono
in modo poetico, semplice
ed essenziale il cuore di questa nuova spiritualità. Grazie
ad esse è possibile
condividere un’esperienza non semplicemente “individuale”, ma collettiva.
Su
questo tipo di esperienze, che chiunque può guidare semplicemente leggendole,
non sono previste grandi spiegazioni, al contrario viene incoraggiata la libera interpretazione; senza
pontefici, guru, gerarchie, dogmi, schemi organizzativi o consuetudini
da rispettare. Viene incoraggiata e valorizzata la libertà e la diversità
di idee, opinioni
e credenze. Si cerca di accogliere tutte le persone che arrivano con le mani vuote,
senza grandi teorie o eccessivi
protagonismi, ma piuttosto
cercando di favorire un’atmosfera soave che ci possa permettere di fare
silenzio in noi stessi. Se da un lato non abbiamo molto da offrire, dall’altro
valorizziamo proprio quello che “non
abbiamo”.
Ognuno
troverà, nell’intimità della propria coscienza o nell’appartenenza alla propria
comunità, i significati profondi che sta cercando, eludendo l’intromissione di
altri pensieri che, per quanto interessanti possano essere, potrebbero non
corrispondere con la sensibilità e le ricerche delle diverse persone. Per
questo non si cerca di inculcare alcuna dottrina, né si rimane legati a
formule, liturgie, pratiche esteriori o folklore di alcun tipo.
Niente
ci impedisce, inoltre, di avventurarci in una serie di laboratori complementari di studio, riflessione ed approfondimento
che coinvolgano necessità più specifiche e che possano aiutare a mettere un po’
di ordine e serenità nella vita quotidiana, suscitare chiarezza e positività
nei nostri pensieri. Potranno spaziare dall’approfondimento delle proprie virtù a lavori di auto-conoscenza, a esercizi sull’attenzione, alla meditazione dinamica, alla ginnastica psicofisica, alle pratiche di rilassamento etc.
In
sintesi: ci riuniamo liberamente e indipendentemente dall’ateismo o le credenze
religiose di ognuno, senza insegnanti né guide esterne, con voglia di
condivisione e con l’intenzione di avvicinarci al centro di noi stessi,
di sperimentare e approfondire esperienze trascendentali che possano essere di
ispirazione per noi, per coloro che ci circondano e, se possibile, essere messe
al servizio del miglioramento della Vita.